Nuova Riveduta:

Giudici 3:24

Quando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono, ed ecco che le porte della sala di sopra erano chiuse con il chiavistello; e dissero: «Certo egli fa i suoi bisogni nello stanzino della sala fresca».

C.E.I.:

Giudici 3:24

Quando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono e videro che i battenti del piano di sopra erano sprangati; dissero: «Certo attende ai suoi bisogni nel camerino della stanza fresca».

Nuova Diodati:

Giudici 3:24

Quando fu uscito, vennero i servi a guardare, ed ecco che le porte della sala di sopra erano chiuse a chiave; così dissero: «Certo egli fa i suoi bisogni nello stanzino della sala fresca».

Riveduta 2020:

Giudici 3:24

Ora quando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono, ed ecco che le porte della sala di sopra erano chiuse con il chiavistello; e dissero: “Certo egli fa i suoi bisogni nello stanzino della sala fresca”.

La Parola è Vita:

Giudici 3:24

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giudici 3:24

Or quando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono, ed ecco che le porte della sala disopra eran chiuse a chiavistello; e dissero: 'Certo egli fa i suoi bisogni nello stanzino della sala fresca'.

Ricciotti:

Giudici 3:24

per la parte posteriore se ne uscì. Venuti i servi del re, al veder chiuse le porte della camera si dissero: «Forse soddisfa ai suoi bisogni nella camera estiva».

Tintori:

Giudici 3:24

Aod uscì dalla parte posteriore. I servi del re quando vennero e videro chiuse le porte della camera, dissero: «Forse fa i suoi bisogni nella camera da estate».

Martini:

Giudici 3:24

Uscì per la porta di dietro. E venuti i servi del re vider chiuse le porte della camera, e dissero: Forse egli soddisfa a qualche bisogno naturale nella camera d'estate:

Diodati:

Giudici 3:24

E, dopo ch'egli fu uscito, i servitori di Eglon vennero, e videro che le porte della sala erano serrate con la chiave; e dissero: Per certo egli fa i suoi bisogni naturali nella cameretta della sala dell'estate.

Commentario abbreviato:

Giudici 3:24

12 Versetti 12-30

Quando Israele pecca di nuovo, Dio suscita un nuovo oppressore. Gli Israeliti hanno fatto male e i Moabiti hanno fatto peggio; tuttavia, poiché Dio punisce i peccati del suo popolo in questo mondo, Israele è indebolito e Moab rafforzato contro di loro. Se i problemi minori non funzionano, Dio ne manderà di più grandi. Quando Israele torna a pregare, Dio fa sorgere Eud. Come giudice, o ministro della giustizia divina, Eud mette a morte Eglon, il re di Moab, e così esegue i giudizi di Dio su di lui come nemico di Dio e di Israele. Ma la legge di essere soggetti ai principati e alle potenze in ogni cosa lecita è la regola della nostra condotta. Ora non ci sono incarichi di questo tipo; pretenderli significa bestemmiare Dio. Notate il discorso di Eud a Eglon. Quale messaggio da parte di Dio se non un messaggio di vendetta può aspettarsi un orgoglioso ribelle? Un tale messaggio è contenuto nella Parola di Dio; i suoi ministri devono dichiararlo con coraggio, senza temere il biasimo o il rispetto delle persone dei peccatori. Ma, benedetto sia Dio, essi devono trasmettere un messaggio di misericordia e di salvezza gratuita; il messaggio di vendetta appartiene solo a coloro che trascurano le offerte di grazia. La conseguenza di questa vittoria fu che la terra ebbe un riposo di ottant'anni. Fu un periodo di riposo molto lungo per la terra; ma che cos'è questo rispetto al riposo eterno dei santi nella Canaan celeste?

Riferimenti incrociati:

Giudici 3:24

1Sa 24:3

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